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Domani Smetto

PER ESIGENZE PRODUTTIVE LO SPETTACOLO E’ RINVIATO A DATA DA DESTINARSI.
Ci scusiamo con il gentile pubblico.

 

Nelle stesse date andrà in scena un’altra produzione degli Anacoleti, inedita a Vercelli.
Per maggiori informazioni clicca qui

 

Piombato ai giorni nostri attraverso un accidentale viaggio spazio-temporale, un eccentrico e misterioso personaggio di un passato nemmeno remoto, è obbligato a peregrinare da un teatro all’altro senza possibilità di ritorno.

 

Così, sotto la custodia di un improbabile assistente, non gli resta altro svago che infliggere al malcapitato e incolpevole pubblico, le proprie reprimenda.
Anzi, nella sua temeraria, anacronistica, visione del mondo così come gira oggi, proprio il pubblico -formato da umani occidentalizzati- è IL colpevole!

 

È il consumista perfetto. Il sogno di ogni gerarca o funzionario della presente dittatura, che per tenere in piedi le sue mura deliranti ha bisogno che ognuno bruci più di quanto lo scalda, mangi più di quanto lo nutre, illumini più di quanto può vedere, fumi più di quanto può fumare, compri più di quanto lo soddisfa.
Negli umani che popolano il presente, egli scorge un mutamento nell’aspetto che lo inquieta. Una sorta di atmosfera nelle facce, nei lineamenti: l’adeguamento a un mutismo nelle forme. Si aggirano in ogni angolo occidentalizzato del pianeta, giovani e meno giovani, in una distrazione concentrata, fissando i touchscreen. La trasformazione che incarnano è ciclopica. Ovunque è come loro.

 

Il Personaggio è portatore di verità plausibili oppure un cialtrone con movenze da avanspettacolo?

E infine, che ne sarà del pubblico?