Gilda è una donna pura di cuore dalle forme sinuose e provocanti. Innamorata di un uomo, finito in carcere per ricettazione, lo “mantiene come un signore” vendendo il proprio corpo. Lo spunto drammaturgico si sviluppa a partire da La Gilda del Mac Mahon una raccolta di racconti del 1959 di G. Testori. Il lavoro delle tre attrici nasce dalla consapevolezza che ancora oggi esistono molteplici “Gilde”; da qui la rielaborazione del testo in chiave pop. In scena si gioca, a partire dal linguaggio testoriano, su femminilità e ironia di una donna devota.