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PARLAMI COME LA PIOGGIA

Perché è così difficile sentirsi felici?

Perché siamo vulnerabili e non chiediamo aiuto?

Cinque brevi atti unici di Tennessee Williams, di cui quattro inediti in Italia, per un viaggio nella nostra fragilità di esseri umani.

Nello spettacolo di Andrea Piazza la delicatezza della scrittura di Williams – in grado di trasferire sul palco anche aspetti più controversi dell’esistenza – si rende concreta nella caratterizzazione stessa della messa in scena: l’apporto musicale, la sobrietà delle luci, la puntualità dei costumi, la capacità degli interpreti di tenere un equilibrio fra la tumultuosa violenza della vita a cui i personaggi sono esposti e quella ricerca persistente di tenerezza che non ha mai lasciato la penna del suo autore.

Gli attori penetrano con delicatezza nelle paludi della nostra esistenza, attraverso le solitudini quotidiane di cinque coppie, i loro dolori soffocati, le tenerezze dimenticate, l’affannata ricerca di una felicità semplice in una vita sempre troppo piena e troppo vuota.

Francesco Sferrazza Papa nervoso, scalpitante, Valentina Picello inquieta, alle prese con un carico di dolore anche struggente, una splendida attrice, tra le più brave della sua generazione.

 

Valentina Picello, nata a Bari nel 1980, frequenta giovanissima la Scuola del Piccolo Teatro di Milano, dove si diploma nel 2002. A scuola lavora con Giulia Lazzarini, Franca Nuti, Massimo Popolizio, Mauro Avogadro, Michele Abbondanza. Nel 2003 vince il Premio Hystrio alla vocazione. Dal 2003 lavora prima con la Compagnia Societas Raffaello Sanzio, con cui debutta in America in “Giulio Cesare” nel ruolo di Bruto, e successivamente con Emma Dante, che la dirige ne “La Scimia”, tratto da “Le due zitelle” di Tommaso Landolfi, spettacolo che vanta una lunga tournée europea. Negli anni successivi lavora al Teatro della Tosse di Genova con Tonino Conte, Lele Luzzati e Sergio Maifredi, al Teatro Litta di Milano con il regista residente Claudio Autelli, con Paolo Rossi e la sua Compagnia di Teatro Popolare, con Vitaliano Trevisan e Fabrizio Parenti, con Carlo Cerciello al Mercadante di Napoli. Dal 2009 per cinque anni lavora ai maggiori progetti di drammaturgia contemporanea al Teatro I di Milano con Renzo Martinelli e Federica Fracassi. Finalista al Premio Virginia Reiter per lo spettacolo “Lotta di Negro e Cani” di Koltes, regia di Renzo Martinelli. Finalista ai Premi Ubu 2012 con “Tre Atti Unici” da Cechov di Roberto Rustioni. Ronconi la dirige nuovamente in “Panico” di R. Spregelburg e in Pornografia di W. Gombrowicz. Fonda, sempre nel 2012, la Compagnia Idiot Savant. Nel 2014 vince il Premio Mariangela Melato, e nel 2015 il Premio Duse. Nel 2022 è di nuovo finalista ai Premi Ubu per “Edificio 3” di Claudio Tolcachir, e vince il Premio Hystrio all’ interpretazione. Ad aprile debutta in “Medea” di Leonardo Lidi, produzione del Teatro Stabile di Torino. Al lavoro di attrice continua ad affiancare quello di autrice e scrive così il testo “Aldilà di tutto”, con cui debutta al Festival di Castrovillari insieme all’ attrice Chiara Stoppa. Sempre con Chiara insegna, da circa dieci anni, teatro integrato a gruppi di educatori e disabili.

 

Francesco Sferrazza Papa si diploma all’accademia nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico di Roma, sostenendo seminari di recitazione con Luca Ronconi, Nikolaj Karpov, Anna Marchesini.

Debutta a teatro nel 2009 in alcuni spettacoli del Laboratorio Centro Teatrale Santa Cristina diretto da Luca Ronconi, dove perfeziona la sua formazione partecipando a seminari diretti da Umberto Orsini Manuela Mandracchia, Fausto Russo Alesi, Paolo Pierobon, Massimo Popolizio, Massimo De Francovich.

Nel 2011 si aggiudica il Premio Nazionale delle Arti.

Partecipa a diverse produzioni teatrali di prestigio con il teatro di Roma e il teatro Franco Parenti di Milano, fra queste ricordiamo il ruolo di Danseny nelle “Relazioni Pericolose”, “I Giorni del Buio” con la regia di Gabriele Lavia passando per alcune pièce del Globe Theater di Roma come “Romeo e Giulietta” diretto da Gigi Proietti o “Molto Rumore per Nulla” per la regia di Loredana Scaramella.

Le sue qualità attoriali sono apprezzate anche dal Teatro Stabile di Genova che lo scrittura nelle opere “Il Gabbiano” di Cechov e “John Gabriel Borkman” di Ibsen entrambe per la regia di Marco Sciaccaluga. Collabora altresì con la compagnia Mauri Sturno sostenendo il ruolo di Edgar nel “Re Lear”.

In televisione e al cinema lavora nella serie “Romolo + Giuly e nel film “Loro” con la regia di Paolo Sorrentino.

 

BIGLIETTERIA
Intero € 15,00
Ridotto € 12,00 (dedicato over 65, under 25, universitari, docenti, possessori abbonamento Musei Piemonte e Valle d’Aosta, tesserati FAI, abbonati alle stagioni teatrali curate da Fondazione Piemonte dal Vivo)