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Dimmi su cosa giuri

“Consapevole dell’importanza e della solennità dell’atto che compio e dell’impegno che assumo, giuro di prestare, in scienza e coscienza, la mia opera, con diligenza, perizia e prudenza e secondo equità, osservando le norme deontologiche che regolano l’esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione.
Lo giuro.”

È tutto lì il punto. I medici vorrebbero essere onnipotenti. Se lo fossero sarebbero delle divinità.